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Ondivago si apre alle voci arrivate ai suo padiglioni auricolari. Sono voci poetiche che variano, voci emergenti per l’emersione e l’urgenza dello scrivere e del dire. Voci che variano nell’orizzonte storico, diverse, e per questo così ben intrecciate in questa raccolta sonora. Si alternano i brani di Marta Becco, Tommaso De Martino, Lucianna Argentino, MeteoDiario (Enrico Maria Lazzarin e Gianriccardo Scheri), Acchiappashpirt (Jonida Prifti e Stefano di Trapani), Silvana Kuhtz, Anna Lauria, Mariagrazia Casagrande. Non manca una nota sulla poesia dialettale, in siciliano con Gero Miceli. Si termina con una proposta narrativa, quella di Rino Tripodi.
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Nella seconda parte del settimo movimento ondivagoso si parla di Adriano Spatola (1941/1988), poeta della neoavanguardia italiana, figura centrale dell’esperienza letteraria del dopoguerra. A parlare di lui è Maurizio Spatola che narra del percorso poetico del fratello, della poesia concreta e delle Edizioni Geiger che li videro impegnati in una esperienza di editoria e di ricerca unica. Ma soprattutto si discute il concetto di poesia totale e di cosa Adriano Spatola volesse fare in poesia. Liberamente ispirata all’idea, la rassegna Poesia Totale che si svolge a Torino dal 2005, coinvolge poeti affermati e non, in eventi, ricerche e pubblicazioni.
Linkografia: Il sito di Poesia Totale: http://www.myspace.com/poesiatotale Il sito e archivio di Maurizio Spatola http://www.archiviomauriziospatola.com/Sitonew/ In copertina "Lavalibri/Bookwash, Max Ponte 2007"
